Col. Fausto Lavizzari - biografia

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COL. FAUSTO LAVIZZARI


Nato a Sondrio il 10 giugno 1893, entra all'Accademia Militare di Modena il 10 novembre del 1913 per uscirne, con il grado di Sottotenente, nel marzo del 1915. Viene assegnato al 7º Reggimento di Fanteria come sotto tenente comandante di plotone e, il 23 maggio del 1915, parte per il Fronte.
Nel corso della Grande Guerra, alla quale partecipa tra le fila del 7º e del 225º Reggimento di Fanteria raggiungendo il grado di Capitano, viene ferito tre volte in combattimento e si guadagna la medaglia di bronzo al valor militare, la croce di guerra al valor militare, la medaglia interalleata della Vittoria, tre distintivi d'onore per le ferite etc. etc ..
Terminata la Grande Guerra viene trasferito, quale Comandante di Compagnia all'84º Reggimento di Fanteria. Nel marzo del 1920 viene inviato a Bengasi, in Cirenaica, per occuparsi di rilievi fotografici, rilievi che terminerà nel Giugno dello stesso anno. Rimpatriato viene destinato, in ragione delle doti di alpinista e sciatore alla Commissione delimitazione confini Italo - Austriaca con incarico di rilevatore fotografico.
Il 20 aprile del 1924 viene assegnato al 5º Reggimento Alpini, quale comandante della compagnia mitragliatrici del battaglion Tirano. Terminato il periodo di comando della compagnia, viene assegnato all'Istituto Geografico Militare presso il quale rimarrà sino all'aprile del 1929. Promosso Primo capitano nel settembre del 1929 e Maggiore nell'aprile del 33, dopo una breve parentesi nello Reggimento Alpini, torna al 5º ove ricopre incarichi presso il Comando. Nel 1930 si sposa con Esther Romegialli di Morbegno dalla quale avrà due figli, Adele, (detta Dede - avvocato a Sondrio) e Manfredo (detto Tedo - avvocato a Milano). Nel 1933 viene insignito del titolo di Cavaliere della Corona d'Italia e, nel 36 della Croce d'oro per anzianità di servizio.
Nel luglio del '38 viene promosso al grado di Ten. Colonnello e, nel febbraio del 39 viene inviato in Spagna al comando dello Batt. Alpini (il foglio matricolare riporta la scritta: " ... volontario in servizio non isolato all'estero ... "). Nell 'Aprile, terminata la campagna di Spagna, rientra al 5º Reggimento Alpini. Nel giugno dell'anno successivo assume il Comando del battaglione Edolo con il quale prende parte alle operazioni del Fronte Occidentale, dove viene nuovamente decorato di medaglia di bronzo al valor militare per il fatto d'arme di Vallè dei Glaciers del 21 - 25 giugno 1940.
Al termine del Fronte Occidentale lascia il Comando del Battaglione Edolo e torna presso il Comando del 5º Reggimento Alpini con il quale, in qualità di Vice Comandante, affronta la Campagna di Grecia - Albania dal novembre del 1940 al marzo del 1941, guadagnando si due croci di guerra al valor militare. Per un breve periodo assume, quale Facente Funzioni, il comando del 5º Alpini in Albania, posto che il col. Fassi (comandante del- Reggimento), promosso al Grado di Generale, era stato rimpatriato.
Nell'ottobre del '41 viene insignito del titolo di Ufficiale della Corona d'Italia e nel 42 di quello di Commendatore. Rientrato in Italia, nel giugno del 42 viene promosso al grado di Colonnello e nominato Comandante del 9º Reggimento Alpini.
Nell'agosto dello stesso anno il 9º Alpini, formato dai battaglioni L'Aquila, Vicenza e Val Cismon, parte per la Russia. Il Fronte Russo si dimostrò sostanzialmente tranquillo sino al dicembre del '42, quando, in seguito allo sfondamento del settore tenuto dalle Divisioni Cosseria e Ravenna, il 9º Alpini si trova costretto, prima con un reparto di pronto intervento, poi con tutte le sue forze a tamponare la falla aperta dai russi nel settore di Selenjy Jar (detto anche" ... il quadrivio della morte ... ). Dalle cosiddette "battaglie di natale" il 9º Alpini rimane impegnato in duri combattimenti sostanzialmente, eccetto una pausa di pochi giorni all'inizio dell'anno, sino al 17 gennaio quando arriva, per l'intero Corpo d'Armata Alpino, l'ordine di ripiegamento. Nella manovra di ripiegamento il 9º rimane di retroguardia nella zona di Popowka e viene impegnato in numerosi combattimenti per contenere l'attacco nemico e consentire lo sfilamento delle Divisioni Julia e Cuneense. Il 20 gennaio raggiunge Kopanki ove incontra una fortissima resistenza russa con la quale ingaggia un sanguinoso combattimento. Solo a sera un ultimo disperato attacco del Vicenza piega la resistenza dei russi, ma l'abitato conquistato ad un prezzo così caro non può essere mantenuto.
Anche i resti del 9º Rgt. si avviarono così verso nord ed il 21 arrivano a Lesnitschiansky ove vengono accerchiati da carri sovietici e costretti alla resa. Comincia per i superstiti l'agonia delle marce del "davai", per centinaia di chilometri sino al campo di concentramento n° 81 di Krinovoje, ricavato dalle ex scuderie imperiali. Alla fine del mese di febbraio (esattamente il 28.2.1943) il col. Lavizzari muore di stenti e di tifo petecchiale in una stalla per cavalli. Viene sepolto nella fossa comune di Krinovoje dove, solo dopo oltre 50 anni e grazie al paziente e caparbio lavoro del gen. Benito Gavazza e del Conte Guido Caleppio, è stato eretto un monumento a ricordo dei caduti in prigionia.
Per i fatti d'arme del Fronte Russo il col. Lavizzari è stato decorato di una croce al valor militare, due croci al merito di guerra e della medaglia d'argento al valor militare alla memoria (vedi più sotto la motivazione).
Il foglio matricolare riporta inoltre che era presente al fatto d'arme del fronte greco - albanese per il quale alla Bandiera del 5º Reggimento Alpini è stata concessa la medaglia d'oro al valor militare, nonché a quello del Fronte Russo per il quale la medaglia d'oro è stata concessa alla Bandiera del 9º Alpini.


Dall'Albo d'Oro della Provincia di Sondrio, Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti e decorati al Valore Militare:

 

LAVIZZARI FAUSTO

Nato a Sondrio il 10 giugno 1893

Colonnello 5º Reggimento alpini

 

MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR MILITARE ALLA MEMORIA

«Tempra adamantina di comandante di reggimento alpino, riusciva, su posizioni improvvisate nella desolata steppa invernale, a contenere per un intero mese a costo di gravi sacrifici, unità avversarie imbaldanzite da precedenti successi e soverchianti per numero e mezzi. I suoi alpini

animati e sospinti dal loro colonnello, sempre presente là dove la lotta infuriava più cruenta, seppero con indomito valore respingere sanguinosamente, attacchi sempre rinnovantisi.

In successivo ripiegamento, coi resti dei suoi fieri battaglioni, in disperati scontri di retroguardia

combattuti sulla neve e nel gelo dava ancora ripetute prove di valore tenace e pugnace fino a quando stremato e attorniato da unità blindate avversarie veniva catturato. In dura e dolorosa prigionia chiudeva la sua intemerata esistenza di uomo e di soldato».

FRONTE RUSSO 16 dicembre - 21 gennaio 1943

(B.U. 1948 dis. 5 pago 562)

 

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

«Comandante di battaglione alpino nel corso di una importante operazione offensiva svolta in condizioni di eccezionali avversità meteorologiche, difficoltà di terreno e sotto violenta reazione avversaria, conduceva brillantemente il proprio battaglione all'attacco, conquistando forti posizioni ed infliggendo al nemico perdite in morti, prigionieri e materiale bellico vario.

Esplicava personalmente azione particolarmente ardita e coraggiosa».

VALLE DES GLACIERS 21-25 giugno 1940

(registrato alla c.c. il 14 dicembre 1940)

 

CROCE AL VALOR MILITARE

«Comandante di un importante tratto di settore d'alta montagna, dava prove di coraggio e di perizia nella difesa della posizione, ripetutamente attaccata anche col favore della notte, e respingeva gli avversari infliggendo loro gravi perdite».

MONTE GURI I TOPIT (fronte greco) 16-17 febbraio 1941

(B.U. 1948 dis. 5 pago 521)


CROCE AL VALOR MILITARE

«Ufficiale superiore a disposizione del comando di settore aspramente conteso, durante lungo periodo di operazioni contro forze soverchianti di uomini e di mezzi, contribuiva validamente al buon esito di alcune azioni assolvendo con perizia ed ardimento ogni incarico assegnatogli.

Costante esempio di intelligente iniziativa e di alte virtù militari».

MONTE LISEC - KAMENICE - DUSAR - GURI I PRER - SQIMARI (fronte

greco) 16 novembre - 30 dicembre 1940

(registrato alla c.c. l'Il luglio 1942)

CROCE AL VALOR MILITARE

«Bella figura di soldato, pieno di spirito e di coraggio, prestò opera preziosa nell'organizzare la sua sezione mitragliatrici, e diede prova di valore e perizia nell'impiegarla in combattimento».

ALTIPIANO DI ASIAGO giugno 1916

(registrato alla c.c. il 23 novembre 1923)

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