I trentanni
trascorsi dalla costituzione della Brigata sono densi di avvenimenti che
vedono i Reparti in veste di protagonisti.
Col passare
degli anni si acquisiscono mezzi tecnici sempre più moderni, senza peraltro
mai tradire il particolare ambiente naturale nel quale, per il precipuo
compito istitutivo, si deve muovere, vivere e combattere.
Generazioni di
Alpini, Artiglieri, Genieri e Trasmettitori si susseguono di anno in anno nei
Reparti della Brigata, vi imparano l'arte di andare in montagna, di
sopravviverci e di combatterci. Esercitazioni ardite che suscitano
ammirazione negli osservatori italiani e stranieri, escursioni che tengono
per settimane Compagnie e Batterie al di sopra dei 2000 metri sono le
attività salienti di un addestramento che vuoi mantenere, anche in pace, una
specializzazione che tutto il mondo invidia alle Truppe Alpine.
Anche in
campo sportivo la Brigata Orobica vanta vittorie o brillanti piazzamenti in
tutte le manifestazioni in cui gareggia; Trofeo "Silvano BUFFA",
gara "Coppa Presidente della Repubblica", "GISTA/Ca.STA",
tanto per citarne alcune tra le più significative, la vedono spesso
protagonista.
Nel campo
della cooperazione militare internazionale, continui sono i contatti e le
attività che i Reparti della Brigata svolgono con quelli degli Eserciti
Occidentali e della NATO.
Tanto per
citarne i più recenti: la partecipazione di Reparti di Chasseur des Alpes
dell'Esercito Francese ai raids sciistici nel GRUPPO DELL'ADAMELLO ed a
quelli alpinistici nel GRUPPO DEL BRENTA; la partecipazione congiunta alle
scuole di tiro con Reparti di Gebirgsartillerie della Gebirgsdivision
dell'Esercito della Repubblica Federale di Germania nel poligono di SARENTINO
in Italia ed in quello di GRAFENWOHR, in Baviera.
In
"campo civile", se così si può chiamare tutto quel complesso di attività
che vengono effettuate in strettissima collaborazione con l'Associazione
Nazionale Alpini e con le altre Organizzazioni civili, la partecipazione
attivissima dei Reparti della Brigata ha evidenziato i vincoli che legano
gli Alpini in armi a quelli in congedo e a tutta la popolazione.
Fratelli in
nobile slancio di altruismo, comune a tutti gli uomini della montagna, ogni
qualvolta la posta è il salvataggio di vite o l'aiuto tangibile ed immediato.
Slancio più volte
dimostrato attraverso la solidarietà nell'attività di soccorso e lavorativa
in occasione dei disastri o calamità naturali che tanto sovente colpiscono le
varie Regioni del Paese.
Sarebbe
troppo lungo elencare solo gli atti più significativi di questa attività
spesso oscura e frazionata.
Citiamo
soltanto le operazioni di soccorso a partire da quelle del 1956 nell'Italia
Centrale (mesi di gennaio - febbraio), per passare poi all'intervento in
occasione del disastro del VAJONT, del novembre 1963, dei terremoti del
FRIULI nel 1976 e dell'ITALIA MERIDIONALE nel 1980.
Il servizio di
Ordine Pubblico prestato in ALTO ADIGE, dal 1961 al 1970, in CALABRIA dal
1970 al 1971, in TOSCANA nel 1975, in EMILIA ROMAGNA ed ancora TOSCANA dal
1978 al 1979, è l'altra importante attività svolta dai Reparti della Brigata
a favore del Paese, compito "ante litteram" recepito oggi nella
legge sui principi delle Forze Armate.
(segue..)
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